02 gennaio 2014 - ore 12,23
LAVORO CONGIUNTO CON GLI INTERNI - Il provvedimento sarà studiato e condiviso con i tecnici del Viminale. Cancellieri ne ha parlato ieri mattina con i suoi collaboratori più stretti per pianificare un percorso che sia concordato anche con il collega dell’Interno Angelino Alfano e ha evidenziato la necessità di «proteggere quelle famiglie che si sentono offese nel loro dolore perché non hanno i riscontri che meriterebbero» e dunque prevedendo anche corsie preferenziali per il giudizio. Perché, ha spiegato il ministro, «si tratta ormai di un problema sociale e come tale va affrontato, quindi introducendo strumenti dissuasivi per chi ritiene di potersi mettere alla guida pur non essendo completamente padrone di se stesso e dunque in disprezzo della vita altrui».Gli uffici legislativi dei due dicasteri lavorano su una bozza che era stata preparata già lo scorso anno e aveva come fulcro, almeno per quanto riguarda la parte amministrativa, la revoca definitiva della patente per chi guida in condizioni che non garantiscano la sicurezza e provoca un incidente mortale. In questi casi non ci sarà alcuna possibilità di ottenere nuovamente la licenza e questo rappresenta, secondo gli esperti, il deterrente più forte che si possa utilizzare.